Articolazione della spalla
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DOLORE ALLA SPALLA? SCOPRI DA COSA ORIGINA E COME RISOLVERLO

La spalla dolorosa è il 3° disturbo muscolo scheletrico più comune dopo il mal di schiena ed il dolore cervicale.

Può capitare di sentire dolore non solo durante alcunE tipologie di attività sportiva, che prevedono un forte coinvolgimento della spalla, ma anche nell’esecuzione dei più semplici movimenti quotidiani come mettere la giacca, sfilare una maglia o allacciarsi il reggiseno, afferrare qualcosa in alto o allungare il braccio per prendere un oggetto anche non troppo pesante, ed ancora quando si prende qualcosa che si trova sui sedili posteriori della nostra auto o addirittura mentre stiamo dormendo!!

Le informazioni che troverai di seguito possono aiutarti a fare un po’ di chiarezza e capire come meglio comportarsi

COME È FATTA UNA SPALLA?

Per semplificare, possiamo dire che la struttura ossea è composta da: spalla e parte libera.

Lo scheletro della spalla è formato da:

  • LA SCAPOLA che rappresenta l’anello di giunzione tra il braccio ed il tronco
  • LA CLAVICOLA che è un osso piatto, posto tra lo sterno e la parte anteriore della scapola

La parte libera è invece costituita da:

  • L’OMERO, ovvero l’osso del braccio
articolazione della spalla

Per quanto riguarda il motore, ovvero i muscoli, la storia è più complessa, perché il movimento è dato dalla coordinazione di catene muscolari che coinvolgono strutture anche molto lontane dalla spalla (basta pensare, che se vuoi afferrare  un oggetto  i primi muscoli che si attiveranno durante il movimento del braccio sono quelli del piede e del polpaccio!!) 

Ad ogni modo, per rendere tutto più chiaro possibile, possiamo dividerli in muscoli compresi tra:

  • SCAPOLA E TRONCO (fissano la scapola al torace)
  • SCAPOLA ED OMERO (proteggono e ruotano l’omero, meglio conosciuti come “cuffia dei rotatori”)
  • OMERO E TORACE (posizionano e muovono l’omero)

Infine troviamo i legamenti e la capsula articolare, che è un manicotto di tessuto connettivo fibroso che riveste e mantiene insieme l’omero e la scapola

PERCHE’ HAI DOLORE?

La spalla, è l’articolazione più complessa, sofisticata e con maggiori possibilità di movimento del nostro organismo. 

Tutto questo avviene grazie ad un equilibrio molto preciso in cui, ogni struttura e catena muscolare ad essa correlata, deve compiere il suo dovere, in modo sinergico, per garantire un lavoro motorio ottimale. 

La meccanica della spalla, in quanto complessa, può facilmente andare incontro a perturbazioni.

CURIOSITA’

Lo sapevi che la testa dell’omero è più ampia rispetto alla cavità con cui si articola (cavità glenoidea)? La congruenza viene parzialmente stabilita dalla presenza di un labbro (cercine glenoideo) posto sul contorno della stessa cavità e che ne aumenta la superfice e la profondità. 

 Spesso i problemi nascono da un mix di cause, tra le più tipiche troviamo:

  • TRAUMI (fratture, lussazioni…)
  • DEGENERAZIONI STRUTTURALI
  • STRUTTURE POCO FLESSIBILI, MOBILI
  • TENDINOPATIE
  • BORSITI
  • DEFICIT MUSCOLARI
  • PROBLEMI CERVICALI
  • PROBLEMI METABOLICI (TIROIDE)

HA SENSO FARE IMMEDIATAMENTE ESAMI DIAGNOSTICI COME RISONANZA, LASTRA, ECOGRAFIA ETC.?

rx alla spalla

Gli esami diagnostici che più frequentemente vengono eseguiti per problematiche alla spalla sono:

  • LA LASTRA 
  • L’ECOGRAFIA
  • LA RISONANZA MAGNETICA

La lastra prende in analisi solo le ossa, quindi spesso è negativa.

L’ecografia è rapida ed economica e proprio per questo, spesso il paziente la esegue autonomamente, per approfondire la condizione dei tendini.

La risonanza magnetica, che frequentemente viene fatta anche se si è già in possesso di un’ecografia , è l’esame che può fornire le indicazioni più affidabili sullo stato dei tendini, ancor più se effettuata con contrasto.

Ovviamente, a prescriverla deve essere il medico specialista.

CURIOSITA’

A seguito di molti studi è oramai noto che fino al 40% della popolazione presenta una lesione della cuffia dei rotatori senza dolore alla spalla!!! 

Questo ci dimostra che avere un problema al tendine non significa necessariamente sentire dolore e viceversa!!! 

Se hai una lesione parziale o una infiammazione alla cuffia dei rotatori potrai stare benissimo lo stesso, seguendo una buona rieducazione

BISOGNA SEMPRE STARE A RIPOSO? 

Bisogna primariamente stabilire la natura del sintomo ed eseguire un’attenta valutazione.  Ma se, come spesso accade, la causa del problema alla spalla origina da problematiche ai tendini, eseguire una serie di esercizi terapeutici specifici, con un carico di lavoro controllato ed adeguato, può risultare più utile del riposo totale. 

Questo non significa che non ci si possa mai fermare!!!

In una situazione acuta potrebbe essere necessario il riposo, ma questo deve essere selettivo e limitato nel tempo.

Ciò significa che, se possibile, il paziente dovrà comunque restare attivo e portare un certo carico sulla struttura, mantenendo livelli di dolore tollerabili e controllati.

 Il tendine dimentica di essere tale, se non viene fatto lavorare!

Questo perché se “immobilizziamo” un tendine anche per sole 2 settimane, alteriamo alcuni processi fisiologici, tra cui la sintesi di collagene e la sua disposizione all’interno del tendine, che diventa casuale e non funzionale alle stimolazioni meccaniche.

Questo è il motivo per cui, dopo un periodo di inattività, non è saggio portare subito un improvviso aumento del carico ed il dolore potrebbe ripresentarsi.

COSA PUOI FARE PER CURARE LA SPALLA?

Le strade che si possono intraprendere per un dolore alla spalla sono:

  • RIABILITAZIONE – FISIOTERAPIA
  • FARMACI
  • CHIRURGIA

Quale di questi è maggiormente efficace?

riabilitazione della spalla

Sicuramente l’approccio conservativo tramite la RIABILITAZIONE, per quanto possibile, rimane ancora la prima scelta. Le evidenze dimostrano che in molti casi la riabilitazione ha più alta possibilità di dare benefici, con le minori controindicazioni.

Pertanto, una riabilitazione mirata, potrebbe in molti casi essere la soluzione più efficace al problema di una spalla dolorosa.  

In altri casi più complicati, è invece necessario più di un approccio per avere un miglioramento significativo.

FARMACI E INFILTRAZIONI DI CORTISONE?

infiltrazione alla spalla

Quando la spalla è in fase di dolore acuto, il medico può optare per la prescrizione di farmaci anti infiammatori.

Se il dolore è molto acuto ed i farmaci per bocca non bastano, spesso si ricorre all’iniezione locale di anestetico o anti infiammatorio, la famosa infiltrazione!

Questa spesso da sollievo immediato ed agevola la fisioterapia in casi di ipersensibilizzazione, ma ha dei limiti:

  • Ha un’efficacia compresa tra le 4 e le 8 settimane
  • Agisce sul dolore e non sulla causa che ha alterato il movimento della spalla
  • Alcuni farmaci, come ad esempio il cortisone, possono avere alla lunga un effetto calcificante sui tendini

Questi sono i motivi per cui l’infiltrazione andrebbe, in ogni caso, associata alla terapia riabilitativa.

LA CHIRURGIA?

intervento chirurgico alla spalla

Quando le lesioni sono troppo grandi, o quando la persona non risponde alle terapie conservative, il medico specialista può consigliare alla persona di sottoporsi ad un intervento chirurgico.

Con l’intervento chirurgico si cerca di riparare al meglio le strutture danneggiate.

La chirurgia di spalla è spesso molto “costosa”, nel senso che richiede prolungati tempi di immobilizzazione, ed ancora più lunghi tempi di recupero.

È per questo che si tende a lasciare la chirurgia come ultimo tentativo.

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